ROMA: PRESENTAZIONE DEL CARTEGGIO VERDI-CAMMARANO (1843-1852)
Giovedì 9 giugno 2022, presso la Sala della Crociera del MINISTERO DELLA CULTURA, in Via del Collegio Romano a Roma è stato presentato il carteggio Verdi-Cammarano (1843-1852) a cura di Carlo Matteo Massa. A introdurre l'evento culturale è stato Fabrizio della Seta (Presidente Edizione Nazionale dei Carteggi e dei documenti verdiani).
Hanno partecipato Mario Turretta (Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali), Luigi Ferrari (Presidente Istituto Nazionale di Studi Verdiani). Il prof. Franco Piperno (Ordinario di Musicologia e Storia della Musica dell'Università Sapienza di Roma) ha presentato il volume dedicato ai carteggi e ai documenti verdiani.
Il volume, il secondo dell' "Edizione Nazionale dei carteggi e dei documenti verdiani", è la nuova edizione riveduta ed ampliata di quello già pubblicato a cura dello stesso studioso nel 2001, nell'ambito dell' "Edizione critica dell'epistolario verdiano".
Il rifacimento è stato reso necessario dalla scoperta di trentasei lettere in precedenza sconosciute, o di cui si presumeva l'esistenza, acquisite nel 2017 dallo Stato italiano, tramite il Ministero della Cultura, con la collaborazione scientifica dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani. Tali lettere gettano nuova luce sulla genesi e sulla drammaturgia di opere importanti - Alzira, La battaglia di Legnano, Luisa Miller, Il trovatore - e su progetti di opere non realizzati: L'assedio di Firenze e Re Lear.
L'importanza di questa nuova edizione sta in primo luogo nel numero dei documenti, che vi si pubblicano per la prima volta. Ma la necessità di inserirli in un corpus già definito ha obbligato a rivedere interamente quest'ultimo, colmando lacune temporali e conoscitive, correggendo valutazioni, aggiornando le informazioni alla luce della vasta bibliografia specialistica apparsa nei vent'anni trascorsi, che a sua volta ha ampiamente sfruttato le acquisizioni della prima edizione.
Il prof. Franco Piperno durante la presentazione del volume, ha offerto al pubblico in sala importanti riflessioni letterarie e ha ricordato il ruolo della censura sulle opere verdiane.
Per comprendere ed apprezzare una composizione musicale, spesso è necessario conoscere il contesto storico e la vita dell'artista. Nelle opere di Giuseppe Verdi, il maestro simboleggiò le speranze, le passioni del popolo italiano durante il Risorgimento.
Così, la sua musica fu in grado di suscitare forti emozioni nell'ascoltatore e l'artista riuscì con le storie dei suoi melodrammi a coinvolgere un pubblico sempre più vasto.
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