ROMA: DOMUS AUREA
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Vista dei Fori Imperiali Roma |
ROMA E LA DOMUS AUREA
Colle Oppio conserva i resti della "Domus Aurea", la costruzione voluta da Nerone, dopo l'incendio di Roma, per diventare la nuova residenza imperiale.
Rimasta incompiuta, venne in parte distrutta da Traiano, per la costruzione delle nuove terme.
Oggi è stata riportata alla luce, al suo interno vi sono stanze con meravigliosi affreschi.
Dove si abitava nell'Antica Roma?
I cittadini più ricchi abitavano in residenze private, dette "domus" nelle zone più belle.
Il popolo viveva nelle "insule", grandi condomini nei quartieri popolari, dov'erano frequenti crolli ed incendi.
Le "domus" avevano il pavimento a mosaico, le pareti affrescate.
Spesso, al loro interno, vi erano anche statue per abbellire la casa. L'arredo era costituito da sedie, sgabelli, tavoli, letti.
Il padrone di casa e i suoi ospiti mangiavano stando distesi sul "triclinio".
L'illuminazione nelle case romane
Le dimore romane erano piuttosto buie, la fonte principale di illuminazione era la luce esterna.
Al calare della notte si accendevano le fiaccole, candele, lucerne.
Le lucerne ad olio erano in terraccotta e in bronzo. Nelle case signorili lucerne a più beccucci pendevano dal soffitto con catene o venivano poste su aste di sostegno.
Come erano riscaldate le "domus"?
Le abitazioni dei ricchi erano ben riscaldate con aria calda che circolava nelle intercapedini del pavimento e delle pareti.
I Romani utilizzavano anche bracieri di varie dimensioni dislocati nelle varie stanze.
I letti
Nelle stanze si usava un podio in muratura,
(foto Parco di Colle Oppio)
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I gatti di Colle Oppio Roma |
(foto Parco di Colle Oppio)
L'acqua
la città di Roma poteva contare su ricca fornitura idrica. Gli acquedotti fornivano acqua alle fontane e alle terme.
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